Rivendicare le basi

War Resisters' International lancia un appello per la realizzazione di azioni nonviolente presso le basi militari il 5/6 aprile 2003

War Resisters' International, l'ottantunenne rete internazionale di organizzazioni pacifiste, con 90 affiliati in 45 paesi, chiama ad azioni nonviolente presso le basi militari da svolgersi nel fine settimana del 5/6 aprile sotto lo slogan "Rivendicare le basi".

Dopo le imponenti dimostrazioni internazionali che hanno avuto luogo in tutto il mondo il 15 febbraio -più di 10 milioni di persone hanno preso parte alle proteste in più di 600 città- è importante che il movimento per la pace volga la sua attenzione alle infrastrutture militari che saranno utilizzate per la guerra all'Iraq.

Sebbene molte delle truppe che verranno impiegate per la guerra si trovino già in Medio Oriente, le infrastrutture militari degli Stati Uniti, della Gran Bretagna, e di altri paesi coinvolti nella guerra continueranno a giocare un importante ruolo di supporto: continuerà ad esserci bisogno di trasportare nel Golfo rifornimenti militari, viveri, munizioni e soldati; gli aerei decolleranno dalle basi di molti paesi, e i sistemi di sorveglianza degli USA e della NATO sparsi nel mondo verranno utilizzati per guidare l'attacco all'Iraq. Anche se un paese non è direttamente coinvolto nella guerra, potrebbero venire impiegate le sue infrastrutture, o le sue truppe potrebbero rimpiazzare quelle dei paesi coinvolti nella guerra attualmente impiegate altrove, per esempio in Afghanistan o nei Balcani.

Mentre le manifestazioni del 15 febbraio hanno mostrato la forza dell'opposizione popolare mondiale alla guerra, è ora necessario che -accanto al proseguire delle dimostrazioni, delle pressioni a livello politico, delle veglie e delle altre attività- il movimento per la pace faccia un tentativo per danneggiare la macchina bellica.

Nel settembre 2001 War Resisters' International ha pubblicato una dichiarazione contenente un appello all'obiezione di coscienza alla guerra e alla resistenza diretta nonviolenta contro la guerra e i suoi preparativi. Nell'appello per la realizzazione di azioni nonviolente per "Rivendicare le basi", War Resisters' International esorta il movimento per la pace a rafforzare il suo impegno per ostacolare la guerra.

Nei mesi passati hanno avuto luogo presso alcune basi militari un certo numero di azioni ispiratrici. Ispettori civili per il monitoraggio delle armi sono entrati in diverse basi statunitensi e britanniche del mondo, tra le altre ad esempio Volkel nei Paesi Bassi e Fairford in Gran Bretagna. Attivisti contrari alla guerra hanno ostacolato i rifornimenti militari in Italia, Belgio, Germania, tra gli altri. Attivisti irlandesi sono riusciti ad impedire agli aerei da trasporto della marina militare statunitense l'utilizzo dell'aeroporto Shannon[1].

Queste attività hanno un impatto diretto, per quanto piccolo, sulla macchina bellica.

War Resisters' International invita quindi alla realizzazione di una vasta serie di azioni nonviolente presso le basi militari, da programmare per il primo fine settimana di aprile, ovvero per il 5/6 aprile 2003. Le attività possono comprendere:

  • ispezioni di monitoraggio delle armi da parte di ispettori civili. Effettuate controlli delle basi militari del vostro paese per verificare la presenza di armi di distruzione di massa;
  • blocchi nonviolenti presso basi militari, quartieri generali, uffici di reclutamento, fabbriche di armi;
  • veglie e dimostrazioni di fronte alle basi militari;
  • e molte altre azioni creative.

Occorre "Rivendicare le basi" dall'esercito, e porle sotto il controllo civile. Occorre che riusciamo almeno ad essere come granelli di sabbia nelle ruote della macchina militare.

[1] Per una lista con il resoconto di alcune iniziative, si veda la pagina sulla crisi irachena "Iraq Crisis Page" sul sito della WRI: http://wri-irg.org/news/2003/iraqnvda.htm

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